Il 21enne è stato sconfitto da Murray al Challenger di  Surbiton

Il #NextGenATP cinese Yunchaokete Bu sta vivendo la sua stagione migliore di sempre. Il 21enne, che ad aprile ha vinto il suo primo titolo nell'ATP Challenger Tour, ha festeggiato la sua prima vittoria sull'erba al Lexus Surbiton Trophy. Yunchaokete ha eliminato il britannico Harry Wendelken e ha avuto così la possibilità di incontrare al secondo turno il suo idolo, il tre volte campione Slam Andy Murray.

"Ho iniziato ad amarlo quando avevo nove, dieci anni. Ora si realizza un sogno per me, non so come descrivere questa sensazione, è speciale".

C'è soprattutto una partita di Murray che Yunchaokete ricorderà per sempre. "La partita contro Federer alle Olimpiadi del 2012 è stata grande, perché un mese prima aveva perso la finale di Wimbledon contro di lui".

La sfida al Challenger di Surbiton, che Murray ha vinto 76(1) 64, rimane comunque un ricordo speciale per Yunchaokete. Numero 164 nei Pepperstone ATP Live Rankings, il suo best ranking, Yunchaokete ha fatto rapidi progressi nell'ultimo anno. Dopo aver conquistato sei titoli nell'ITF Men’s World Tennis Tour nel 2022, Yunchaokete ha iniziato a frequentare l'ATP Challenger Tour, con un bilancio di 14 vittorie e 10 sconfitte.

Quando Yunchaokete ha conquistato il titolo al Challenger di Seoul ad aprile, è diventato il terzo cinese Under 21 a vincere un titolo in questo circuito dopo Wu Yibing (2017) e Shang Juncheng (2022) che ci sono riusciti a 17 anni.

Wu, oggi numero 54 del mondo, ha fatto la storia diventando poi il primo campione ATP cinese al Dallas Open di febbraio. Un mese prima il teenager Shang era diventato il primo cinese a vincere un match all?Australian Open nell'era Open.

L'altra star del tennis cinese maschile, Zhang Zhizhen, primo Top 100 della nazione da quando esistono i Pepperstone ATP Rankings, ha raggiunto quest'anno i quarti di finale al Mutua Madrid Open.

Yunchaokete, decimo nella Pepperstone ATP Live Next Gen Race, sta traendo ispirazione da questi risultati, dai record dei connazionali. "Prima della mia finale a Seoul, mi hanno dato grande fiducia. Mi hanno mandato messaggi di incoraggiamento" ha detto. "E' stato importante perché non pensavo che sarei potuto entrare tra i primi 50 del mondo, ma adesso che loro ci sono vicini credo di potercela fare un giorno anche io".