Il #NextGenATP Medjedovic cresce con l'aiuto di Djokovic

Se il teenager serbo Hamad Medjedovic è nel Tour oggi lo deve in buona parte a Novak Djokovic. Il 19enne ha incontrato il campione più vincente negli Slam nel giorno del compleanno un decennio fa e da allora tanti suoi sogni si sono avverati.
Al Roland Garros Medjedovic ha superato le qualificazioni ed è comparso così in tabellone insieme al suo idolo, di cui ancora affettuosamente ricorda il primo incontro.
"E' stata una sorpresa [era il mio nono o decimo compleanno]. Ricordo che mi stavo allenando, mio padre mi disse: 'Vieni, dobbiamo andare da un'altra parte'. Siamo usciti insieme al mio coach, poi ho capito che stavamo andando al suo circolo" ha detto Medjedovic ad ATPTour.com. “Fino all'ultimo non potevo credere che l'avrei incontrato. Ricordo che lo stavamo aspettando e dal nulla si è palesato. Quando l'ho visto, ero abbastanza scioccato. Non l'avevo mai incontrato prima".
Djokovic ha avuto un ruolo centrale nel percorso che ha portato Medjedovic a debuttare in uno Slam. "Quando ho iniziato a giocare a tennis, lo guardavo, vedevo tutto quello che stava raggiungendo - ha detto -. E' ancora una delle grandi ispirazioni per me".
Aveva 16 anni, racconta ancora Medjedovic, quando si è allenato per la prima volta con Djokovic in Serbia. Poi Djokovic ha iniziato a "mostrare interesse" e a investire il suo tempo per aiutare il giovane connazionale che voleva diventare un tennista professionista. Medjedovic ha potuto vedere da vicino come lavora un 23 volte campione Slam.
"Da lui puoi imparare tantissimo, in campo e fuori - ha detto Medjedovic -. E' bello vedere la sua disciplina. Fa tutto per il suo tennis, anche quando non si allena. E' quello che mi ha detto tante volte: 'Devi vivere il tennis anche quando non sei in campo. Devi fare tutto per il tuo tennis. Anche quando dormi, quando mangi, quando pensi a dove andare, pensa sempre a quello che ti renderà un giocatore migliore'. Lui lavora anche quando non sta 'lavorando'. E' la cosa più importante che ho visto in lui".
Queste lezioni hanno cominciato a pagare per il teenager serbo. Il #NextGenATP Medjedovic ha vinto 17 partite e ne ha perse 9 nei Challenger prima del Roland Garros ed è diventato il terzo giocatore serbo a vincere tre titoli nell'ATP Challenger Tour prima di compiere vent'anni dopo Djokovic e Janko Tipsarevic.
Medjedovic è molto grato per l'aiuto a Djokovic, che ha offerto un pieno supporto per la sua giovane carriera. "Mi sta aiutando finanziariamente, mi mette a disposizione campi, allenatori, tutto quello di cui ho bisogno. Mi aiuta tantissimo - ha detto Medjedovic said - Ha pagato tutto, e ancora mi sta dando una mano in tutti i modi. Sono felice che ci sia per me".
I legami di Medjedovic con i grandi del tennis serbo non si fermano qui. Sei mesi fa, ha cominciato a lavorare full-time con l'ex numero 12 del mondo Viktor Troicki.
"Avere una persona come Viktor accanto è davvero una bella sensazione - ha detto Medjedovic -. Condivide le sue esperienze con me, è un gran lavoratore. Mi piace molto".
Nono nella Pepperstone ATP Live Next Gen Race prima del Roland Garros, Medjedovic ha superato le qualificazioni dello Slam parigino battendo Ivan Gakhov, Juan Manuel Cerundolo e Jesper de Jong, rimontando dopo aver perso il primo set 6-0 nel turno decisivo. All'esordio nel main draw è stato sconfitto dallo statunitense Marcos Giron.